Taglio del 35%, per il secondo trimestre, il contributo agli shipper, i fornitori di gas, che scenderà da 0,062 euro al metro cubo a 0,040. Una riduzione, significativa in termini percentuali, resa possibile grazie ad una ottimizzazione e razionalizzazione dei costi, che dovrebbe incidere sul prezzo del metano alla pompa e tradursi in un risparmio per il consumatore di circa 4 centesimi al kg». Lo annuncia in un nota Marco Mele, amministratore unico di SFBM, dopo aver condiviso tale scelta con il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto.
L'effetto sui consumatori sarà indiretto: se oggi il prezzo medio nazionale del metano alla pompa è di 1,90 euro al kg, con la riduzione del contributo scenderebbe a 1,86. Un risparmio che impatterà su chi fa rifornimento di metano: oggi in Italia c'è circa 1 milione di veicoli in circolazione, tra vetture, bus e mezzi agricoli.
Inoltre il metano allo stato attuale, senza contare le auto elettriche, è il carburante che inquina di meno. Questa misura vuole quindi incentivare un combustibile in linea con la transizione energetica del nostro Paese..
Tagliamo il contributo ma non la Sicurezza.
«È un piccolo segnale di attenzione, in questa situazione particolarmente inflativa, che vogliamo dare ai consumatori. L'effetto su di loro sarà indiretto: se oggi il prezzo medio nazionale del metano alla pompa è di 1,90 euro al kg, con la riduzione del contributo scenderebbe a 1,86. Un risparmio che impatterà su chi fa rifornimento di metano: oggi in Italia c'è circa 1 milione di veicoli in circolazione, tra vetture, bus e mezzi agricoli.
Inoltre il metano allo stato attuale, senza contare le auto elettriche, è il carburante che inquina di meno. Questa misura vuole quindi incentivare un combustibile in linea con la transizione energetica del nostro Paese. E in futuro abbiamo intenzione di continuare su questa strada», conclude l'amministratore unico di SFBM.
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