di Lorenzo Pesaro| 18 Mar 2024 |
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Negli ultimi anni, l’Italia ha fatto grandi progressi nel settore delle energie rinnovabili, con particolare attenzione verso il biometano. Questo gas, prodotto attraverso il processo di digestione anaerobica di biomasse organiche, è considerato una risorsa energetica fondamentale per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Il Prof. Marco Mele, economista e CEO della SFBM SpA ci spiega i benefici economici che derivano dagli investimenti in questa risorsa.
In primo luogo, afferma Mele, va sottolineato che il biometano rappresenta una fonte energetica pulita e rinnovabile, che non solo contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma permette anche di diversificare la fonte diapprovvigionamento energetico. Questo è particolarmente importante per un paese come l’Italia, che dipende ancora in larga misura dalle importazioni di gas naturale. Investire nel biometano permette, quindi, di ridurre la dipendenza energetica dell’Italia da fonti fossili, garantendo al contempo una maggiore sicurezza e stabilità energetica. Inoltre, favorisce lo sviluppo di un settore industriale altamente tecnologico e creatore di posti di lavoro qualificati. Si stima infatti che ogni milione di euro investito nel settore del biometano possa generare fino a oltre 25 posti di lavoro diretti e indiretti.
Ma i vantaggi economici legati al biometano non si limitano all’aspetto occupazionale. Grazie alle politiche di incentivazione previste dal Governo italiano e dall’Unione Europea, gli investimenti nel settore possono godere di agevolazioni fiscali e contributi economici che favoriscono la redditività degli impianti e la competitività del settore.
Inoltre, va considerato che il biometano presenta un grande potenziale anche in termini di export. L’Italia, infatti, è un paese ricco di risorse agricole e agroindustriali, che possono essere sfruttate per la produzione di biomasse utilizzabili per la produzione di biometano. Questo permette di valorizzare le risorse del territorio nazionale e di creare nuove opportunità di business sul mercato internazionale.
Infine, gli investimenti nel biometano possono contribuire in modo significativo alla crescita economica del Paese. Secondo uno studio condotto dall’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), il settore del biometano potrebbe generare un valore aggiunto e contribuire al PIL nazionale con oltre lo 0,1%.
Pertanto, conclude il Prof. Mele, gli investimenti nel biometano rappresentano una grande opportunità per l’Italia. Non solo permettono di ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali e agricole, ma favoriscono anche la creazione di nuove opportunità di lavoro e di business. In un contesto di transizione energetica e di lotta ai cambiamenti climatici, il biometano si configura come una risorsa strategica per il futuro della nostra economia. È fondamentale, perciò, che le istituzioni e le imprese italiane continuino a investire e a innovare in questo settore, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e una maggiore competitività a livello internazionale.
Tratto da ROMABIZ
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